martedì 29 dicembre 2009

Robert Pattinson: il lato umano e sofferto di Edward Cullen

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Questa intervista di Robert Wise è stata rilasciata da Robert Pattinson a Pilot (magazine sloveno) . Buona Lettura!

Robert Pattinson, il bellissimo ragazzo inglese 23enne, probabilmente non ha alcun bisogno di speciali presentazioni. Ne faremo solo una breve: è il vampiro che in “Twilight” ha conquistato molti cuori. Ed è anche un uomo che sa di cosa parla. E’ un piacere parlare con lui e scoprire che non è solo una “testa piena di capelli”, cosa che abbiamo occasionalmente detto per alcune celebrità. In “New Moon” ancora una volta ci regala una eccellente performance del misterioso Edward Cullen. E questa volta è stato più semplice, dice lui.

Ti piacciono le interviste?

Non mi tangono. Ma una cosa è vera: all’estero i giornalisti sono migliori di quelli Americani. Loro rimangono fedeli alle domande e alle risposte mentre in America tendono a farti dire tutto quello che i loro editori vogliono sentire. Sarebbe meglio se mi fornissero una lista di cose che vorrebbero io dicessi e io li accontenterei. In questo modo sarebbero sempre contenti.

Qual è stata la domanda più frequente degli ultimi giorni?

Continuano a chiedermi se faccio degli scherzi mentre facciamo il film. Vogliono sapere che è qualcosa che accade in ogni film. Tu fai degli scherzi quando stai seduto nel tuo ufficio? (Vuoi dire tipo punzecchiare i miei colleghi con qualcosa di appuntito? Certo… tutto il tempo)

Cosa hanno in comune

Una volta hai detto che tu e Edward, il tuo personaggio nel film, avete in comune la testardaggine.

Sono testardo come in toro in più di un modo. Spesso sembra che io assilli le persone per fare questo o quello. Ma questa non è una cosa su cui soffermarsi perché è una vita che sono così. Non penso di essere uno che assilla la gente, faccio così con chiunque. Ma non mi piace. Sono uno che spacca il capello in quattro parecchio!

Edward è un misterioso e mistico ragazzo. Riesci a pensare a te stesso in quanto tale?

Ci provo. Nella vita reale ci sono persone che descriviamo come misteriose, ma non credo potrei descrivere me stesso in quel modo. Ti dico questo per dimostrarti che è parecchio difficile interpretare un uomo misterioso. Da dove ho tratto ispirazione? Forse da una sensazione, quella che ti porta a credere che tu non sai esattamente chi sei. Credo sia la cosa più vicina possibile all’essere misterioso.

In New Moon, Edward soffre molto. Come hai preparato te stesso ad affrontare così tanto dolore?

Dopo aver letto il sequel di Twilight ho istantaneamente visto me stesso nella storia – Ho visto un Edward umano. Dopo la prima lettura sapevo come interpretarlo. Nel primo film abbiamo esplorato il personaggio di Edward, nel secondo spieghiamo molto di più su di lui. In un certo senso non mi sono preoccupato di pensarci su più di tanto. Ho impiegato molto più tempo per prepararmi al ruolo per il primo film.

Ci sei arrivato da solo?

Si, sapevo esattamente quello che facevo.

Pensi che Edward sia un folle?

Non direi. Beh, se tu agissi come lui nel mondo reale, la gente penserebbe a te come ad un folle ma lui nella sua mente non lo è, soprattutto in questo film. In questa storia riusciamo facilmente a ritrovare noi stessi.

Sei un grande fan della musica. Ascolti della musica particolare prima di rientrare nel personaggio di Edward?

No.L’ho fatto per il primo film. Ascoltavo il compositore Georgy Ligeti e aiutava.
In parte è grazie al regista Chris Weitz perchè ha creato un ambiente nel quale eravamo liberi di esprimere e sperimentare. Anche se recitavo una scena in modo completamente diverso, lui non protestava. Accettava tutto e non mi sentivo come se avessi bisogno di altro. Il lato piacevole della musica è che ti proietta nel momento poco prima di girare, ma questo accade (l’essere già al 100% nella parte) quando qualcuno si aspetta tutto dall’attore al primo ciak. Chris non è stato così. Lasciava che le scene si evolvessero naturalmente. Non è stato così la prima volta.

Twilight sta diventando sempre più grande, sempre di più.

In una recente dichiarazione hai detto che nessuno immaginava quanto grande sarebbe diventato Twilight. Sei ancora sorpreso? Sembra che tu gestisca bene la cosa.

Haha,è una buona maschera. Nella realtà sono ancora sorpreso. Circa 5 mesi dopo il primo film la popolarità è salita ed era strano, dato che non c’era una vera ragione. Adesso Twilight è ancora più grande. Leggo interviste dove alle celebrità viene chiesto in merito e loro rimangono pietrificate e insensibili. Gli stessi giornalisti non sanno neanche perchè fanno quelle domande. Probabilmente sanno che il mezionare Twilight incrementa il numero di click su internet. Non è una cosa strana?

Ci sono dei giorni in cui ti penti di aver accettato la parte?

No. Da un lato è bello. Ci sono lati positivi e lati negativi. Credo di non aver mai detto a me stesso di essere dispiaciuto. E’ un insano e insensato pensiero. Dall’altra parte non convinco me stesso di essere felice per questo, non vivo in paradiso. Pensi a com’era prima, essere un attore senza lavoro, che andava alle audizioni e prendeva delle arrabbiature per esser stato respinto solo perchè non eri abbastanza famoso, non abbastanza vendibile.
Poi diventi un pò famoso e ottieni un lavoro e si aspettano che il pubblico vada a vedere il film e loro si aspettano una certa performance da te. Si aspettano che tu sia un attore, una star del cinema, una macchina per far soldi. Tutto diventa pazzesco. Non puoi fare le piccole cose perchè attorno a te ci devono essere 25 bodyguards per tutto il tempo.

Che mi dici del make-up? Ti piace avere una maschera?

Ho girato un film, Remember Me, è stato tra New Moon e Eclipse, ed ero un ragazzo normale con normali richieste. E’ stato quando ho detto a me stesso – non userò il make-up. Non lo volevo. Non mi hanno truccato e questo per me è stato un sollievo. Credimi, è terribile quando tocchi un volto e non senti nulla per via del trucco. Anche se si tratta solo di crema, la sensazione è diversa. Le tue mani ha una sensazione diversa, rimangono insendibili. E poi hai lenti a contatto e altre cose. Alla fine non ne puoi più.

Pratichi sport di combattimento prima di girare?

Ho fatto molto boxing, e basta, e solo perchè dovevo mantenere la figura e le condizioni. C’è qualcosa di spirituale nel boxing: se cammini per strada dopo l’allenamento ti senti diverso, meno vulnerabile. E’ stata la ragione principale per farlo.

Scene Speciali

C’è una scena speciale per te nel film?

Direi la scena dell’abbandono, davanti casa di Bella. E’ stata un’esperienza grandiosa. Io e Kristen Stewart avevamo provato la scena la sera prima di girarla. Sono andato dal regista e ho suggerito le modifiche. Ha cambiato le luci e abbiamo fatto la scena in linea con i nostri desideri ed è quella che adesso è nel film. E’ grandioso poter creare qualcosa e alla fine vederlo nel prodotto finale.

Ti sei occupato del finale stringato di questo film?

Sono grandioso in questo. Posso recitare in modo davvero realistico, haha.

Che vuoi dire?

E’ più facile darsela a gambe che agire come un bruto.

La tua costar Kristen dice che spesso viene confusa con il suo personaggio. Capita anche a te? La gente sa che non sei un vampiro o ti dicono “Hey Edward”?

Molte persone non conoscono il mio vero nome e mi chiamano Edward. Prima della premiere del primo film, alcune persone mi hanno trattato come se fossi un personaggio del film. Strana sensazione. Ma non è andata avanti per molto.

C’è qualche attore che consideri un modello?

No, non c’è. Ma mi sono sempre piaicuti Joaquin Phoenix e Ryan Gossling.

Fonte: Robsessed

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