giovedì 26 novembre 2009

Time intervista Robert Pattinson

Hai preso un film su un vampiro spigoloso ed è diventato questo. Sapevi quello che stavi per firmare?
Non avevo idea che sarebbe stato così. Io davvero non aveva idea fino a … Credo di non avercela ancora. Il momento che mi ha colpito davvero è stato quando stavamo girando in Italia e la reazione emotiva – non è stata solo urla. Era come se le persone fossero così concentrate ad ascoltare e guardare. Dopo ogni ciak c’era un applauso educato. E non era isteria. E ’stato letteralmente devozione verso i personaggi. È stato incredibile. Non ho più sentito questo in altre situazioni.
Scegliere Edward è stato cruciale per il franchising. Cos’ha visto in te Catherine Hardwicke?
Non lo so. Ero un pò intimidito da Kristen [Stewart] durante il mio provino. Così l’ho interpretato come un ragazzo che cerca di superare se stesso in tutto. Non credo che nessun altro lo abbia fatto così. Credo si siano concentrati tutti sul suo aspetto estetico piacente. Se hai letto il libro sai che lui è l’uomo perfetto, l’uomo ideale. Se sei un ragazzo hai un certo ideale su cosa pensi sia attraente. Per questo non mi sono addentrato molto in questo aspetto, perchè pensavo che sarei passato da stupido al provino. Sarei stato in posa. Credo di aver cercato di ignorare ogni aspetto dell’eroe sicuro della storia. Ed ho interpretato l’estremo opposto. E il tutto non si è fermato al primo film.
Se avessero scelto qualcun’altro per il ruolo di Edward il franchising avrebbe avuto lo stesso successo che ha oggi?
Onestamente non lo so. Non importa quanto successo possa ottenere come individuo, è sempre pareggiato – o perfino superato – da quello di Edward Cullen. Vorrà pur dire qualcosa. Non mi importa. E’ solo così com’è.
Perchè l’America e il mondo sono così presi da questo?
Sono appena stato in Giappone, ma quando ci sono andato per la prima volta lo scrorso febbraio la gente che è venuta agli eventi per i fans era composta soprattutto da persone che frequentavano le scuole americane. Questa volta c’era l’intero pubblico giapponese. Nessuno sa davvero parlare inglese, ma hanno reagito allo stesso modo di tutto il resto del mondo. Perfino il distributore (del film) ci ha detto che in genere il pubblico giapponese non reagisce così. Ed erano storditi dall’intera faccenda.
Ci deve essere questa strana cosa primordiale nelle persone che le fa reagire. Ci sono così tante storie d’amore che escono. Così tante storie di vampiri che escono. Anche le storie di vampiri che escono ora hanno lo stesso identico story line. Ma non provocano la stessa reazione. Credo che sia il fatto di appartenere ad un gruppo. La gente diceva che era un piacere colpevole. Ma non penso che lo sia più. Penso che le persone realmente apprezzino il fatto di sentirsi parte di qualcosa.
Come può continuare a questo livello?
Non ne ho idea. E’ come se si alimentasse da solo. Ho appena parlato con il vertice dello studio e mi hanno detto che sono solo al 25% della campagna di New Moon. E il percorso del film è ridicolo. Anche a celebrità a caso viene chiesto “Cosa ne pensi di Twilight?”. E’ da pazzi. Mi ricordo di aver detto al Comic-Con lo scorso hanno che non sapevo dove sarebbe potuto andare da li. Non sapevo quanto grande potesse diventare. Credo che a questo punto vogliano ottenere che lo vadano a vedere anche i ragazzi. I ragazzi sono l’unica altra frontiera da raggiungere.
Si, man è il mercato in crescita di Twilight. Girano i film molto velocemente per molte ragioni – sfruttare il momento è una, ma anche perchè i vampiri non invecchiano. Quest getta pressione su di te, beh, perchè tu appaia sempre uguale?
No, non penso davvero questo. Ritengo di sembrare decisamente più vecchio in questo film. Ma poi sembro più giovane nel terzo, il che è piuttosto strano.
Un’intera generazione si ricorderà di te come Edward. Tu sei una cotta generazionale. E’ difficile da vivere o difficile da accettare?
Non c’è da viverlo. Ritengo che la più grande paura sia solo quella di combattere troppo duramente contro questo. La maggior parte delle persone che cadono in situazioni come questa cercano di combattere, combattere combattere: Io non sono questo hippie e blah, blah, blah. Anche anche se molte persone mi vedono e il franchising è quello, non ho mai, in qualsiasi punto. Ma non sento la necessità di combatterci contro. Non ho mai cercato di arruffianarmi nessun tipo di pubblico. Ho cercato di rendere i films più intelligenti che ho potuto. E ho cercato di renderli migliori che potessero essere. Non ci ho mai pensato in nessun altro modo. Quindi spero mi ripaghi.
Molte celebrità usano travestimenti per scappare dall’isolamento. Qual’è stato il tuo peggiore?
A Vancouver, mentre giravamo New Moon, ho provato qualcosa. Loro hanno questo pensiero che nessuno indossa cappucci eccetto le persone problematiche. E’ l’unica città al mondo dove i cappucci non sono di moda. E’ come se indossando un cappuccio inducessi le persone a fare delle smorfie. Quindi è un travestimento banale, ma funzionava quando indossavo un cappuccio. E allora facevo una specie di sputo per terra e creavo un pò di scompiglio tra chi mi camminava intorno. Tutti si spostavano dall’altro lato della strada.
Puoi uscire dall’isolamento?
Puoi uscire. Puoi uscire. L’unica difficoltà è quando ci sono persone in attesafuori delle uscite dove stai andando. Sarai seguito. E’ l’essere seguiti la cosa peggiore. Se si tratta solo ottenere una foto fuori dall’uscita sarebbe O. K. Ma è l’inseguimento che toglie la libertà.

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